UDINE@Castello
Sabato 8 Luglio 2017
BOMBINO – la stella del desert blues
Bombino, voce, chitarra / Illias Mohamed, chitarra, calabash, cori / Youba Dia, basso / Corey Wilhelm, batteria
Stella del desert blues, Goumar Almoctar, conosciuto come Bombino, è nato e cresciuto in Niger, ad Agadez, nel nord dell’Africa, nella tribù dei Tuareg Ifoghas, che lotta da secoli contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo. Costretto a fuggire più volte con la sua famiglia, durante una visita i parenti dimenticano una chitarra che il piccolo Bombino tiene per sé, iniziando ad esercitarsi. Diventa allievo del celebre chitarrista Tuareg Haia Bebe e poco dopo entra a far parte della sua band, acquisendo il soprannome di Bombino, una storpiatura dell’italiano “bambino”. Inizia ad appassionarsi a Jimi Hendrix e Mark Knofler, di cui studia le tecniche durante i pascoli tra Algeria e Libia. Tornato in Niger Bombino intraprende la carriera di musicista a tempo pieno ed il suo talento non passa inosservato. Nel 2009 un incontro casuale con il regista Ron Wyman cambia il suo destino, dedicandogli gran parte del documentario sulle tribù Tuareg e diventando produttore di “Agadez”. Nel frattempo la fama del giovane talento cresce fino ad essere conosciuto in tutto il mondo, suonando nei più importanti festival musicali, con collaborazioni prestigiose, tra cui quella con Keith Richards.
Dan Auerbach (The Black Keys) incontra Bombino e ne rimane folgorato, decidendo così di produrre “Nomad”, il terzo disco uscito in tutto il mondo ad aprile 2013 su etichetta Nonesuch/Warner. Registrato nello studio di Auerbach a Nashville, l’album è l’incontro del desert-rock con il blues, suonato dalle abili mani di Bombino ed arricchito dalla sua voce intensa e vigorosa. Le sonorità di Bombino sono riconducibili a quelle dei Tinariwen, i suonatori del deserto, ma le sue melodie elettrizzanti, che racchiudono lo spirito della resistenza e della ribellione, trasudano un groove irresistibile. In Italia il sound di Bombino ha conquistato tutti, da Fabio Fazio che lo ha voluto ospite a “Che tempo che Fa”, a Jovanotti che lo ha coinvolto nella produzione del suo ultimo album.
“Azel”, la sua più recente produzione, registrata a Woodstock, è uscita nel 2016 per l’etichetta americana Partisan Records. I fan di Bombino e della musica Tuareg in generale, noteranno diverse innovazioni nei brani di questo disco. La prima è l’introduzione di un nuovo stile di cui l’artista è pioniere e che lui chiama affettuosamente “Tuareggae”, un’unione tra il blues/rock Tuareg con lo stile raggae one drop. Un’altra è l’utilizzo per la prima volta di armonie vocali occidentali all’interno di brani di musica Tuareg, che danno alle canzoni nuova intensità.